INCIHUSA   20883
INSTITUTO DE CIENCIAS HUMANAS, SOCIALES Y AMBIENTALES
Unidad Ejecutora - UE
congresos y reuniones científicas
Título:
Un imprenditore vitivinicolo italiano emigrato in Argentina e ritornato in Italia: Giovanni Giol di San Polo di Piave
Autor/es:
PATRICIA E. OLGUÍN
Lugar:
Vicenza
Reunión:
Conferencia; Terzo incontro dedicato alla commemorazione di Demetrio Zaccaria, fondatore della Biblioteca Internazionale "La Vigna", nel ventesimo anniversario della morte; 2013
Institución organizadora:
Consiglio Scientifico della Biblioteca Internazionale "La Vigna"
Resumen:
La traiettoria imprenditoriale di Giovanni Giol, italiano d´origine friuliana, costituisce un caso fecondo per indagare i fattori che hanno permesso lo sviluppo di un circuito migratorio di successo che, iniziato in Austria, continuò in Grecia e proseguì in Argentina, dove Gioil rimase per 28 anni, e che al suo ritorno, concluse nel proprio paese, dove è vissuto per i seguenti 21 anni. In effetti, questo contadino, nato nel 1866 a Vigonovo di Fontanafredda, sbarcò nel porto di Buenos Aires nel 1887 e si stabilì nella provincia di Mendoza, dove, in un contesto di modernizzazione tecnológica e di espansione della vitivinicoltura, è diventato pochi anni più tardi uno dei più importanti industriali del vino del Paese. Insieme a Battista Gargantini, un immigrato dal Canton Ticino, ha fondato la ditta La Colina de Oro (1898), che rapidamente ha raggiunto una posizione di preminenza commerciale sul mercato domestico. La grande e famosa cantina arrivò a produrre, nel primo decennio del '900, oltre 300 mila ettolitri di vino con la marca Toro, che si distingue per i vini prodotti. Dopo aver dissolto questa organizzazione, Giol ha creato, insieme al Banco Español del Río de la Plata ed altri azionisti di minoranza, la società anonima Bodegas y Viñedos Giol (1911). Grazie al credito fornito dalla Banca ed alla gestione di Giol, nel 1914 è stato inaugurato il più grande "vinoducto aéreo" del mondo che spostava il vino fatto in cantina La Colina de Oro alla cantina El Progreso, dove erano suddivisi e spediti per via ferroviaria ai centri di consumo. Tuttavia, nel 1915, quando il paese europeo entrava nella prima guerra mondiale e cominciava una profonda crisi nella vitivinicoltura argentina, Giovanni Giol ha venduto le sue azioni in azienda alla Banca Spagnola ed è ritornato in Italia. Lì, ha ugualmente raggiunto successi impressionanti. In provincia di Treviso ha iniziato un'altra attività imprenditoriale vitivinicola, l'AziendaAgricola Giol. Nel 1919, acquistò dal Conte Nicolò Papadopoli Aldobrandini un migliaio di ettari di terreni agricoli, i quali comprendevano le zone dei comune contigui di San Polo di Piave, Ormelle, Mareno di Piave e Cimadolmo. La tenuta Papadopoli comprendeva case coloniche, palazzi e ville tra cui il Castello di San Polo. Tra il 1920 ed il 1930, insignito nel frattempo del titolo di Commendatore, acquistò ancora altre proprietà contigue fino a possedere circa 3.000 ettari. Nel 1926 è stato nominato Commissario Prefettizio e l´anno seguente Podestà, un carico in cui ha prestato servizio fino all´ottobre 1936, due mesi prima di morire.