Fragole ed elefanti. Il giallo della distinzione fra definitività e fallibilità

FEDERICO JOSÉ ARENA

Genova

Congreso; Interpretazione giuridica e teoria del diritto; 2016

Università di Genova

In uno dei suoi ultimi libri, Guastini sostiene che la nota critica di Hart secondo la quale i giusrealisti non distinguono fra infallibilità e definitività, è banale, giacché la distinzione proposta è evidente e nessun giusrealista l?ha negata. Comunque, dal mio punto di vista, sussiste un disaccordo fra Guastini e Hart riguardo all?esistenza di criteri di correttezza giuridica. Tuttavia, proverò a mostrare che la tesi scettica secondo cui non è possibile predicare la verità degli enunciati interpretativi dei giudici può essere intesa in due modi diversi. Primo, come la tesi secondo cui gli enunciati interpretativi, benché descrittivi, sono tutti irrimediabilmente falsi. Secondo, come la tesi secondo cui la funzione degli enunciati interpretativi non è descrittiva, bensì prescrittiva (o ascrittiva), e quindi tali enunciati non sono né veri né falsi. La distinzione è rilevante per diverse ragioni, ma quella più importante è che solo la prima versione dello scetticismo dipende concettualmente dalla tesi semantica secondo cui le disposizioni normative non hanno (un unico) significato. Invece, la seconda versione è indipendente dalla tesi semantica e poggia piuttosto sul modo in cui si comportano i giudici di ultima istanza e il ruolo che viene loro assegnato.