INVESTIGADORES
MARINANGELI Pablo Alejandro
congresos y reuniones científicas
Título:
La coltura in vitro come strumento per l’introduzione, il miglioramento genetico e la conservazione di Amaryllidaceae originarie dell’Argentina.
Autor/es:
FERNÁNDEZ, ANA CLARA; MARITANO, PATRICIA; ESCANDÓN, ALEJANDRO; CURVETTO, NÉSTOR; MARINANGELI PABLO
Lugar:
L'Aquila
Reunión:
Workshop; La coltura in vitro applicata alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità vegetale; 2010
Institución organizadora:
Universita degli Studi dell'Aquila
Resumen:
In Argentina esiste una grande diversità di specie autoctone geofite con potenzialità ornamentali. Tuttavia, la maggior parte non sono domesticate e molte risultano in pericolo a causa della perdita o riduzione del loro habitat e la estrazione dall’ambiente naturale per la sua venta. Il nostro obiettivo è quello di esaminare l’ecologia dei luoghi di origine, la fenologia e la fisiologia delle specie autoctone delle genere Habranthus, Zephyranthes Rhodophiala (Amaryllidaceae) e utilizzando le biotecnologie, la caratterizzazione molecolare delle popolazioni, la propagazione clonale, l’allevamento e la conservazione. Fino ad ora abbiamo condotto studi eco-fisiologici per adattamento alle pratiche agronomiche ed abbiamo conseguito progressi nella coltura in vitro e la caratterizzazione molecolare di tre specie: Habranthus tubispathus Herb., Zephyranthes filifolia Herb. e Rhodophiala bifida (Herb.) Traub. Il protocollo di coltura in vitro sviluppato si basa su due fasi: la proliferazione e la formazione di bulbi. La proliferazione dei germogli si ottiene stimolando la formazione di molteplici gemme avventizie con o senza l’interruzione della dominanza apicale dei microgermogli  ottenuti da semi o da twin-scale. La formazione del bulbo è indotta mediante coltura di germogli o cluster di germogli posti in un substrato con alta concentrazione di saccarosio. I microbulbilli prodotti possono essere mantenuti in vitro per lunghi periodi o trasferiti ex vitro senza acclimatazione. In Habranthus tubispathus è stata ottenuta la stabilizzazione in vitro di twin-scales dopo la disinfezione dell’intero bulbo. Sono stati ottenuti, anche, microgermogli da semi sterilizzati con una duplice disinfezione (etanolo, NaClO e 3 lavaggi in acqua, dopo 12h in acqua sterile la medesima disinfezione è stata ripetuta). I semi sono stati posti a germinare in vitro su un substrato MS senza saccarosio. Per la proliferazione, la migliore combinazione con ormoni, per indurre gemme avventizie senza interrompere la dominanza apicale, è stata NAA 1 mg L-1 + 2iP 1 mg L1 (12,2 germogli per espianto), mentre quando è stata eliminata la dominanza apicale la maggiore proliferazione è stata  rilevata con IAA 1 mg L-1 + 2ip 1 mg L-1 (8,1 germogli per espianto). Per la formazione del bulbo, la presenza di 60 mg L-1 saccarosio con IAA 1 mg L-1 o NAA 0,1 mg L-1 ha prodotto microbulbilli con  maggior peso fresco (ca. 600 mg) e diametro (ca. 7,5 mm). Induzione di callo è stata ottenuta dai semenzali in vitro, stimolati con 2,4-D o picloram con o senza BA (85% induzione callo con 1 mg L-1 2,4-D + BA 0,1 mg L-1) e successiva rigenerazione di plantule, anche se con bassa efficienza (54 % e 1,74 germogli per callo). In Zephyranthes filifolia è stata ottenuta stabilizzazione in vitro di microgermogli  da semi sottoposti a disinfezione semplice e germinazione in vitro su substrato MS addizionato con 30 g L-1 saccarosio. Nella fase di proliferazione, è stato valutato l’accrescimento di microgermogli in MS con una combinazione fattoriale di NAA e IAA 0, 0,1 e 1,0 mg L-1 e BA o 2iP 0, 0,1 e 1,0 mg L-1, senza però ottenere proliferazione dei germogli. Per la bulbificazione il migliore substrato è risultato un MS addizionato di 1 mg L-1 IAA e 60 o 90 g L-1 di saccarosio, tale substrato ha permesso di ottenere bulbi di ca. 1300 mg di peso fresco e ca. 5,9 millimetri di diametro, con un buoni risultati anche dopo il trasferimento ex vitro, tanto da fiorire dopo un anno. Nella specie Rhodophiala bifida sono stati ottenuti in vitro germogli sviluppati da semi sottoposti a disinfezione semplice o disinfezione con Plant Preservative  Mixture (PPMTM), la germinazione in vitro è avvenuta su MS senza saccarosio. Inoltre, sono stati anche sterilizzati twin-scales, ma l’inquinamento è stato elevato, oltre il 50%. La combinazione di 1 mg L-1 NAA e 1 mg L-1 2iP è stata la più efficace (10,3 germogli per espianto) nella fase di proliferazione. Ancora non è stata saggiata la fase di formazione del bulbillo. Al momento è stato possibile mettere a punto in modo efficace il protocollo proposto per H. tubispathus e stiamo operando su Z. filifolia e R. bifida. Questi protocolli saranno utili per potere essere applicati nel settore della micropropagazione, conservazione del germoplasma, incremento della variabilità intraspecifica, poliploidizzazione e per la proliferazione di individui ottenuti da incroci interspecifici delle specie studiate.