INVESTIGADORES
INSAUSTI Santiago Joaquin
artículos
Título:
Le memorie della violenza statale contro la diversità sessuale nell ultima dittatura militare argentina
Autor/es:
INSAUSTI, SANTIAGO JOAQUIN
Revista:
Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche
Editorial:
UNIVERSIDAD DE BOLOGNA
Referencias:
Lugar: BOLOGNA; Año: 2021 vol. 51
Resumen:
Da circa quindici anni in Argentina l?attivismo della diversità sessuale si dedica intensamente a elaborare le memorie del suo recente passato. Gli attivisti e le attiviste hanno articolano le loro rivendicazioni verso lo Stato a partire dal recupero delle esperienze delle persone gay, lesbiche e trans durante l?ultima dittatura militare nel paese sudamericano, caratterizzata dalle più orrende violazioni dei diritti umani. Tra il 1976 e il 1983, trentamila dissidenti politici, personalità della cultura e delle arti e persone comuni sono state illegalmente detenute dalle forze armate, trasferite in centri di detenzione clandestina, torturate e assassinate. I corpi della maggior parte di questi trentamila desaparecidos non sono mai stati recuperati: molti prigionieri sono stati gettati in mare ancora vivi, altri sepolti in fosse comuni in luoghi mantenuti segreti.A causa dell?aumento delle persecuzioni, nel 1976 la militanza gay organizzata si è dissolta. Nel 1983, alla fine della dittatura, il movimento gay si riorganizza per resistere alla persecuzione quotidiana della polizia che, nonostante il passaggio alla democrazia, persiste. Allo stesso tempo, la società si dispone a ricordare e ricostruire i crimini della dittatura. Tuttavia, nessuna delle neonate organizzazioni gay affermerà in quel momento che l?ultima dittatura civico-militare si fosse caratterizzata per una particolare e più cruenta persecuzione degli omosessuali, che la distinguesse dai regimi che l?avevano preceduta e seguita (democratici o dittatoriali). Solo nel XXI secolo, durante il governo di centrosinistra di Nestor Kirchner, la tortura e la scomparsa degli omosessuali durante l?ultima dittatura militare hanno iniziato a essere denunciate, quando invece in precedenza le organizzazioni gay avevano parlato solo di sparizioni e torture per motivi politici. Queste trasformazioni nella memoria si sono consolidate man mano che questi nuovi significati del passato hanno cominciato a circolare e acquisire sempre più forza nell?arena pubblica, trascendendo le sfere della militanza e diffondendosi attraverso il senso comune del progressismo di Buenos Aires.Questo testo perseguirà due obiettivi. In primo luogo, tracciando una genealogia della repressione degli omosessuali da parte dello Stato per tutta la seconda metà del XX secolo, si metterà in discussione l?esistenza di una ?eccezionalità? nel trattamento dell?omosessualità da parte dell?ultima dittatura militare, intesa come esistenza di un piano sistematico per la desaparición di persone omosessuali, trans e lesbiche. In secondo luogo, si ripercorrerà la storia di come questa ipotesi sia stata avanzata negli ultimi quindici anni attraverso la ricostruzione delle trasformazioni di come il movimento per la diversità sessuale ha usato la memoria dalla transizione democratica (1984) all?attualità.Per questo, nella prima parte del saggio, si ricostruirà la storia della repressione statale dell?omosessualità nella seconda metà del XX secolo per mostrarne la continuità tra regimi civili e militari. Nella seconda parte si passeranno in rassegna le particolarità che tale repressione ha assunto nell?ultima dittatura. Infine, si analizzerà il periodo democratico fino a oggi per indagare i modi in cui la memoria della repressione si è trasformata in relazione alla mutevole situazione politica.Si dialogherà criticamente con quelle analisi che, focalizzandosi e isolando il periodo dell?ultima dittatura militare (1976-1983), sottostimano la repressione esercitata dallo Stato nei periodi precedenti e successivi. L?ipotesi principale che si sostiene è che la persecuzione deve essere compresa nel quadro di un continuum che inizia nel 1945 con il primo governo di Perón e termina solo con il lento smantellamento degli editti di polizia (lo strumento e il quadro giuridico che ha consentito la persecuzione) alla fine degli anni Novanta. In questo senso, metteremo in discussione le ipotesi che propongono l?esistenza di un piano sistematico di persecuzione, tortura e scomparsa di persone omosessuali e trans durante l?ultima dittatura militare, illuminando nell?analisi le continuità e le connessioni tra i diversi regimi, per dimostrare che la repressione agli omosessuali in Argentina non può essere spiegata solo dal carattere militare, civile, democratico o autoritario di certi regimi.In questo senso, questo studio si inquadra nel contesto di una nuova serie di indagini che hanno messo in discussione l?eccezionalità dell?ultima dittatura e che invece ne ricostruisce la logica a partire dai regimi precedenti, nel quadro dell?alternanza di governi civili e militari che hanno caratterizzato la guerra fredda in Argentina. Da questa prospettiva, si può vedere che le dinamiche che si sono intensificate durante l?ultima dittatura risalgono ai decenni precedenti, nel quadro dei tentativi ripetuti e frustrati delle élite di disciplinare una classe operaia che si era resa autonoma dalle classi dominanti, inserendosi in un processo di radicalizzazione.