La Scuola di Chicago e i metodi qualitativi: le formulazioni metodologiche nella microsociologia urbana di Ernest Burgess

JUAN IGNACIO PIOVANI; MARÍA EUGENIA RAUSKY; JAVIER SANTOS

Sociología e ricerca sociale

Franco Angeli Edizioni

Lugar: Roma ; Año: 2010

1121-1148

Al giorno d´oggi è difficile mettere in dubbio l´importanza che ha avuto la Scuola di Chicago nella storia del pensiero e della ricerca sociologica. Gli apporti in idee, riflessioni e metodi prodotti da William I. Thomas, Robert Park e Ernest W. Burgess, tra gli altri, hanno avuto un´ampia diffusione e hanno marcato considerevolmente il campo della sociologia empirica. Nonostante la diversità di profilo e di metodo presente nel Dipartimento di Sociologia dell´Università di Chicago (fino alla fine degli anni ´20 chiamato “Sociologia e Antropologia”) sin dalla sua creazione nel 1892, il programma di ricerca e di insegnamento sui problemi della società urbana moderna[1] e l´alta visibilità della sua produzione, contribuirono alla formazione di una immagine del dipartimento come “Scuola”[2] (Bulmer, 1984). [1] Principalmente in aree di studio urbano e comunitario sull´organizzazione sociale, crimine, razza e le relazioni etniche, l´interazione simbolica e il cambio sociale. [2] Alcuni autori hanno contestato quest´idea di Scuola. Si veda ad esempio Becker (1999).