Il ruolo del tempo in Evagrio Pontico

RUBÉN PERETÓ RIVAS

Tempo di Dio - Tempo dell?Uomo

Nerbini

Lugar: Roma; Año: 2019; p. 621 - 625

La ricorrenza del concetto di tempo nella opera di Evagrio Pontico è notabile. ?C´è stato un tempo? / ci sarà un tempo?; ?Se oggi / così ieri?; ?primo / secondo?; ?presente / futuro?; ?ora / dopo?; ?nel tempo / fuori del tempo?: tutte queste sono alcune delle tante espressione che utiliza l?autore nella sua Kephalaia gnostika o nella Lettera a Melania, per esempio, per fare riferimento alla questione del tempo che trovo un posto centrale nel suo pensiero.Infatti, per Evagrio nella impronta di Origine, il tempo ha un ruolo centrale nella sua cosmologia: la discesa nei corpi e l?ascenso verso la Unità perduta, cioè la vita del uomo o del nous nel secolo presente, si opera nel tempo. E sembra pure che il tempo supera i limiti di questo eon e attinge la stessa eternità del Uno. In questa comunicazione vorrei sintetizare l?idea di tempo nel pensiero di Evagrio Pontico, con speciale riferimento alla Kephalaia gnostika nella quale sviluppa di un modo più rico la sua capacità speculativa e ci offre un compendio delle sue idee.