Poesía e nazionalismo. A cento anni da Merope

ABATE, SANDRO

RASSEGNA DANNUNZIANA

Centro Nazionale di Studi Dannunziani

Lugar: Pescara; Año: 2011 p. 11 - 22

1851-4421

Il discorso sulla “razionalitᔠha raggiunto, durante i cinque secoli della Modernitá, caratteristiche di discorso monopolistico ed é servito ai settori dominanti dell’Occidente per stabilire una base di consenso e di credibilitá che ha permesso loro di portare a termine le operazioni necessarie per garantire la loro egemonia, anche nel caso in cui queste operazioni siano state eseguite attraverso l’uso della forza militare. Tra questi discorsi troviamo anche la letteratura e una eco di questo clima culturale é percepibile nel libro Merope (1912) di Gabriele D’Annunzio (1912). Nel primo poema, “La canzone d’Oltremare”, il territorio dell’attuale Libia continua ad essere (come i discorsi dominanti sono soliti ripetere ancora oggi, a cento anni di distanza da questi episodi) un territorio dove portare l’azione liberatrice della civiltá occidentale. La guerra di Libia che D’Annunzio seguí dal suo autoesilio francese e che la parola lirica di Merope surroga, fu probabilmente un altro capitolo della lunga serie di avvenimenti che misero di fronte europei ed arabi, una lunga storia i cui protagonisti furono i capitali ed i capitani, un storia ancora attuale e che promette di continuare.