INVESTIGADORES
FRANCO Marina
capítulos de libros
Título:
Anticomunismo, sovversione e patria. Le costruzioni culturali e ideologiche precedenti alla dittatura militare nell'Argentina degli anni Settanta
Autor/es:
FRANCO, MARINA
Libro:
La guerra fredda culturale in America Latina. Attori, contesti, prospettive di ricerca
Editorial:
Ombre Corte
Referencias:
Lugar: Verona; Año: 2011; p. 134 - 150
Resumen:
(Traduccion al italiano de un texto publicado también en español) In Argentina, già a partire dagli anni Cinquanta, ´la Guerra fredda implicò l´abbandono della concezione di difesa vigente nelle Forze armate fino alla Seconda guerra mondiale e la sua sostituzione con un concetto differente, orientato al controllo della dissidenza all´interno della società, attraverso azioni di intelligence, di strategie psicologiche o anche repressive. Così, verso la metà di questo decennio, la priorità assoluta delle Forze armate argentine diventò ´la lotta contro il comunismo´ e la politica di difesa nazionale si trasformò in strumento di sicurezza interna. Come corollario di tale processo molti paesi della regione latinoamericana, fra gli anni Sessanta e Novanta, furono segnati da dittature improntate alla sicurezza nazionale. Dal Guatemala al Paraguay, dalla Colombia all’Argentina, la Dottrina della Sicurezza Nazionale (DSN) e l´influenza degli insegnamenti militari nordamericani -articolati con la dottrina coloniale francese della guerra controrivoluzionaria- contrassegnarono vari decenni di politiche autoritarie e repressive nella regione. Nel Cono Sud, l’applicazione di questa dottrina fu portata avanti dalle dittature istituzionali delle Forze armate, che repressero ferocemente ogni ideologia di sinistra, tutti i movimenti contestatari e, in particolare, i gruppi armati rivoluzionari. In Argentina il culmine di questo processo fu la feroce dittatura militare del 1976. A causa di questi precedenti, da un punto di vista sia storico che storiografico l´anticomunismo estremo, la ´sovversione marxista´ come ipotesi di ´guerra interna´ e la repressione in nome della patria aggredita, sono state considerate patrimonio ideologico delle Forze armate argentine e studiate come parte della DSN, quest´ultima come fondamentale pilastro dell´ultima dittatura. Nonostante ciò, come vedremo, tali costruzioni erano totalmente inserite nella cultura politica dell’epoca ed ebbero implicazioni reali nelle pratiche di attori politici civili e di regimi democratici ancor prima del 1976. In tale quadro, ci proponiamo di analizzare come le componenti ideologiche della ´sicurezza nazionale´ fossero già presenti nel contesto del regime democratico precedente alla dittatura del 1976, soprattutto fra gli attori politici del peronismo al governo durante quegli anni (1973-1976). L’obiettivo è mostrare come queste rappresentazioni, adattate allo spazio storico e ai conflitti argentini dell´epoca, ebbero grande circolazione politica e furono fatte proprie da ampie fasce della popolazione, arrivando infine a giustificare e legittimare le pratiche politiche repressive del terrorismo di Stato militare. Questa linea di ricerca permetterebbe di ripensare alla profondità del radicamento di alcuni topoi propri della Guerra fredda nella cultura politica argentina, paese in cui l´impronta e il peso di tale scenario mondiale è stato generalmente sottostimato per l´enfasi data ai processi locali. Inoltre, consentirebbe di vedere come questo contesto e la storia della Guerra fredda s´intrecciano fino a diventare tratti inseparabili di una storia più specificamente argentina: il peronismo.